lunedì, gennaio 29

I canti del ritorno parte I - Il mito e la realtà

Quanto non sopporto
i “sono ancora vivo” che in tanti blog si trovano. Se tu-blogger stai scrivendo penso che sia sottinteso che tu lo sia, no? (a meno che tu non sia effettivamente morto e qualcuno conosca la tua password o l’abbia indovinata e abbia deciso di entrare sul tuo blog per prendere il tuo posto, magari anche spacciandosi per te - maniaco! - e provocando quindi – tempo dopo, quando ormai questo individuo misterioso sarà mangiato dal rimorso - shockanti rivelazioni per gli affezionati lettori. Che sto dicendo?). Ecco, è diventato una sorta di luogo comune da bloggettari, se uno sparisce per un po’ di tempo si sente in dovere di esordire, al suo ritorno, con un Sono ancora vivo. Ma è necessario? Voglio dire, si può iniziare direttamente con il post, no? Mah. Detto questo.

Sono ancora vivo.

Sono giornate dense, rapide e – concedetemelo – pure un sacco belle. Se qualcuno mi chiede se senta nostalgia del’olanda (nessuno? non frega proprio a nessuno? forse a quello con la mano alzata…come? …(sigh) sì, puoi andare in bagno. Cazzarola, ma questo sempre in bagno sta?), comunque sia la risposta sarebbe un bel No nitido e con la N miniata e con tanto di svolazzi da testo medievale. L’altro giorno ho avuto un momento difficile, a voler essere onesti, guardando sul sito le foto delle prime feste del nuovo semestre, per una combinazione di cose che inevitabilmente “fanno strano”, ovvero vedere: gente completamente sconosciuta nei miei luoghi e conciata nelle maniere ridicole delle mie feste; vedere (ancora peggio) gente conosciuta, ovvero i bastardi rimasti lì anche per il secondo semestre, per i quali nulla è cambiato, vederli fotografati insieme a personaggi nuovi, che ballano e fanno facce stupide e si abbracciano, con scritto sulla fronte un allegro La vita continua anche dopo di te. Ma non è tanto questo, non è la sensazione del non essere stato importante (che è un concetto naturale e normale, in queste circostanze – e non solo), quanto proprio il fatto che in quel momento ho fortemente voluto essere lì, tornare, cazzo, in quel mondo incantato, a far feste selvagge e bere e fumare e non avere un pensiero al mondo, con i miei vecchi co-erasmi e/o con quelli nuovi, non importa con chi. Ma è stato uno sbandamento passeggero, direi. Infine, l’ulteriore cosa che mi ha stranito è stata vedere gente che conosco (quelli di statistica) essere lì. Ma tutto sommato, mi pare di aver retto il colpo bene.

Comunque, ho parlato dell’unica eccezione.

La verità generale, invece, sfata un po' il mito che dell'erasmus non te ne liberi più. Ed è che: qui a Padova in questi giorni sto proprio da dio.

Ad un punto tale che…

ma tale che…

(suspance)

che ho scoperto

che

non ripartirei.

E ne sono abbastanza convinto. Vi pare poco, bastardi?

(certo, magari tra qualche tempo sì, ma è tutto da vedere e non è neanche detto. La cosa significativa è che non ripartirei per quello in particolare).


La cosa è dovuta a una serie di circostanze, di persone, di novità piacevoli da scoprire e di vecchità altrettanto (non mi sbilancio) piacevoli da ritrovare (make new friends / keep the old / ones are silver / and the others gold). Ma anche (soprattutto?) a una successione spudorata di eventi a sorpresa fatti accadere dal nostro caro amico Destino, ma che potremmo più semplicemente definire sfacciate botte di culo. Ve le sparo subito, poi ve le racconto dall’inizio:

  • Ho una nuova casa che si preannuncia spettacolare
  • Ho fatto un provino per entrare in una compagnia teatrale e – signoressignori – mi hanno preso
  • Più un’altra, significativa solo in parte ma comunque interessante, e che però non mi va e/o non posso scrivere.

(mi rendo conto che sto post sarà lunghissimo – ma soprattutto voialtri erasmi o ex tali, lo so che ci siete, se riuscite a tenere botta forse alla fine c’è una cosa che vi può interessare)

(anzi, ho deciso: il post lo faccio a puntate, con tanto di finali in cui vi lascio col fiato sospeso e il cuore che vi fa bum-bum-bum. Hai detto qualcosa, tu laggiù in fondo? Mi è parso di capire…un Vai a cagare? Puoi ripetere a voce alta, bastardo? Dai, se hai coraggio? … ah, ok. Capisco. Sì, era proprio un Vai a cagare. E vabbè. Sti giovani d’oggi…)

Comunque sia, partiamo dall’inizio (sicuramente ripeterò cose già dette, ma non ho il blog sottomano e in effetti è un secolo che non scrivo, non mi ricordo bene).

I giorni ternani sono stati migliori di quello che mi aspettassi (sarà che in realtà non mi aspettavo niente di che), su giò & giò sapevo di poter contare (il che non vuol dire affatto darlo per scontato, of course), e i miei soci del liceo si sono rivelati più presenti e allegri del previsto – ho realizzato che non potrei mai andarci a bere una birra al pub perché fondamentalmente non avremmo nulla da dirci, ma finché c’è qualcosa da fare (un pokerino, una partita a basket), la loro compagnia è piacevole. Grazie a loro ho perfino conosciuto gente nuova, che per me – ora – ha la stessa importanza di cose tipo bere o respirare. Alessandra (ciao sa) l’ho vista poco, un po’ aveva da studiare un altro po’ (come abbiamo illuminatamente realizzato in un periodo in cui entrambi eravamo sfidanzati) quando ci fidanziamo tendiamo entrambi a diventare noiosi. Quindi aspetto un momento migliore (che naturalmente spero non debba coincidere con un suo sfidanzamento). E per concludere, a casa tutto bene, grazie, fratelli, genitori e nonni eroici di cui già vi parlavo.

Insomma, è stato con un bel sorriso sul mio ancora più bel faccino che ho preso l’intercity per tornare finalmente a…

(continua)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Supponiamo che io sia un soggetto(o soggetta,visto che sono donna!)che si sottopone al test"Lettura blog di Lorenzo",la cui media è 80 e la deviazione standard 8.Il mio punteggio nell'item "leggi la pagina aggiornata oggi" è di 85;se,successivamente,mi somministrano anche il test "Battiti cardiaci"(media 65,ds 6) e nell'item "leggi il finale"si riscontra un punteggio di 350..
1)Nel profilo risulterà una differenza significativa tra t1 e t2?
2)Qual è la probabilità che il t1 influenzi il t2?
3)Se allunghiamo il test1 con un altro post,di quanto varia l'rtt del t2?
4)Lo zcrit varia al variare dei battiti?
5)La correlazione che valore avrà?(o meglio,qual è il valore di Y',ovvero la previsione?)
6)Ti sembro mica leggermente stressata x domani?
7)Pensami domani,sul serio,ne ho bisogno.

Un bacio,un po'preoccupato
(l'area del bacio si trova nella terza colonna della tavola della normale,GIAMMAI nella seconda!!!)

Anonimo ha detto...

Salve..
Bentornato-Herzlichwillkommen!!!
Scusa ma il post del test non ho avuto ancora la forza di leggerlo..
Ma da brava erasmus(A..ahah) ho letto fino alla fine questo di post..
Hai cominciato con una veritiera critica, simile ad una che ho fatto io tempo fá sull'essere sé stessi..(ahah..mi é venuto da ridere)
Davvero non ti manca l'Erasmus??
Io torno in Italia a fine febbraio per 3 settimane ma per ora ho deciso di restar qui altro tempo.Mi lascio sempre l'opzione del 'cmq posso sempre fuggire' ma se avessi il coraggio di guardare dentro me stessa ho l'impressione che troverei altre risposte..
Il punto credo sia nel come non senta e non abbia mai sentito l'Italia come casa mia..Si ho amici,ho famiglia(genitori,sorrella e gatto..ah giá le tartarughe)lí,adesso(×azzo)ho pure un ragazzo(a cui voglio un bene dell'anima)lasciato sempre lí..peró..c'é sempre un ×azzo di peró...a dire il vero non mi sono mai immaginata a vivere e morire lá dove sono nata..
l'Erasmus per me non sono solo festini o studiar poco e sperare che per il solo fatto che sei Erasmus ti passino..
per me é star lontano da dove finora ero sempre stata legata per motivi certo non di cuore..
ad essere onesta,adesso dopo(asp che conto..)11 settimane mi mancano le persone lasciate laggiú..ma non so se ció basti..
non ho come te una casa nuova che ipoteticamente mi possa aspettare..né tanto meno voglio entrare in una compagnia teatrale italiana..ehehe
(tornando a far i seri)credo che il problema sia proprio questo,l'Italia..
io tutte queste cose le fare altrove..
forse sono piú nomade del previsto..anche questo amore per l'imparare semrpe nuove lingue,c'entrerá qualcosa?
credo che il mio Erasmus mi dará conferma o smentirá tutti questi 'forse' e 'credo' definitivamente..
lo spero..

beckks ha detto...

@ magi: è preoccupante che - sia pure per una frazione di secondo - abbia pensato *seriamente* a come rispondere ai quesiti?

@ z.b.: credo che per alcuni i viaggi siano mezzo, per altri lo scopo e lo stile di vita che si vuole seguire 8che si *sente* di seguire e che viene prima del resto. Anche io ho attitudine per il viaggio, e non ho alcuna certezza di rimanere in italia per il resto della mia vita (non che non voglia, semplicemente sono aperto a qualsiasi possibilità - NON l'olanda però :) ). Però ho (e l'ho scoperto da poco) cose a cui tengo di più, e per le quali la nazione, la città e tutto quanto passano in secondo piano.
Il teatro, per esempio.
Se mi proponessero un anno negli stati uniti o un anno a padova, ma anche da un'altra parte e forse (forse) persino a terni, con l'obiettivo di preparare un bello spettacolo, o di frequentare una scuola di recitazione che mi piace, non avrei dubbi.

Anonimo ha detto...

ma nooo!!io volevo che rispondessi!!ci ho messo un secolo a dare al tutto uno straccio di validità pseudo scientifica...è tutto collegato da un filo e tu non rispondi? :' (

Anonimo ha detto...

lo aspettavo.... :)

ps: se non ti dispiace, ti ho linkato..nel blog vero si intende
in anonimato ;) gabri

beckks ha detto...

Ed era solo la prima di almeno tre o quattro parti...con finale a sorpresa che ha come destinatario principale, come già annunciato, erasmi vari ed eventuali.

Ps. potrebbe dispiacermi? Mo ti denuncio :)