martedì, settembre 26

Sono tua madre!

(post serio)

Dopo avere avuto il primo flash a riguardo a causa di una mia non meglio specificata compagna di università, mi sono messo a estendere la riflessione a più o meno tutti quelli che conosco.
Il flash è stato questo:
quella tale ragazza, che per casualità quel giorno era vestita proprio come i grandi, e con un aglio di capelli da grande, tale che per poco non non la riconoscevo (vi prego di non rompere le balle per i due non perché sono giusti, bastardi ignoranti, anche se forse non sono tanto eleganti ma uuuuh che seccatura tanto il senso l'avete capito no? Zitti e lasciatemi andare avanti, che lo sapete quanto mi piacciono le parentesi, se non qui non la finiamo più), ecco, quella ragazza
l'ho flashata con un bambino.
Intendo, un figlio.
Non ci sarebbe stato niente di strano, nell'immagine, e nemmeno nel vederla parlare con questo ipotetico figlio, pulirgli il muso sporco di gelato eccetera. E volendo continuare nel trip, arrivare a immaginare per un istante la sua vita domestica con tanto di ipotetica famiglia, e ancora non trovarci nulla di strano, per lei che un tempo neanche tanto lontano uscivamo insieme e tiravamo tardi e sparavamo cazzate insieme.
Abbastanza shockante, fu.

Adesso mi piacerebbe tantissimo dirvi tutte le persone che vedo bene con un bimbo in braccio e quali no, ma ovviamente non si può. Vi dico solo che sono moooolte di più di quante si possa pensare.

Cazzarola stiamo diventando vecchi.




(Fortuna che stasera c'è il sexchange party, ci vestiremo da donne, ubriacheremo come le bestie, balleremo fino a quando quelle maledette luci si accenderanno e vaffanculo a ogni eventuale e ipotetico futuro. Ventidue anni. Mi scusi, come posso fermare il tempo?)

domenica, settembre 24

Ultimo Appello

La casa disperata implorava il nostro aiuto, e mi sa che questa era veramente l'ultima spiaggia prima che, come dice greenpeace "se non difendi il pianeta lui si difenderà da sè", alludendo a terremoti e alluvioni, che magari saranno difficili dentro le mura domestiche ma una generazione spontanea di muffe, funghi o anche piccoli invertebrati, con possibilità di evolversi rapidamente in mammiferi geneticamente instabili, questa non mi sembra tanto improbabile.
Quindi, io e manuel abbiamo coraggiosamente risposto all'Ultimo Appello.
Entriamo in cronaca:

Ho appena sbrinato il freezer. Un paio di chili di ghiaccio, mica ci credo che è tutta roba nostra. Vabbè. Che bello sperimentare finalmente tutte le negatività della convivenza: cazzarola un po' di purgatorio toccherà pure a me dopo i tre anni che la maggior parte di persone probabilmente si sognano, in quanto ad assenza di problemi ovviamente, annaluce non cominciare a farti le solite fantasie erotiche su me e johnny...insomma, è arrivato il momento: 2 coinquilini su 4 che siamo non fanno praticamente un cazzo, not even lavare i piatti. Approfittando della loro temporanea assenza io e l'altro ci siamo dati alle pulizie di primavera, che includono:
-i piatti (versione integrale: si intende l'intero insieme delle stoviglie a noi in dotazione, non sto a farvi l'elenco completo ma sappiate che un'ora non basta)
-i fornelli (mai lavati prima)
-sbrinare il frigo che ormai non funzionava più (però almeno questo è divertente)
-studiare negli intermezzi (ho letto UN capitolo intero...)
-lavarsi un po' di panni a mano, dato che il maledetto omino dei gettoni della lavatrice continua a non farsi vivo e pure sul mercato nero comincio a incontrare difficoltà nel procurarmeli
-aspirapolvere e straccio per terra (che per fortuna tocca a manuel)
Nelle prossime ore: sistemare e pulire camera mia, e dedicarsi al bagno.
Quando tornano gli altri due, chiacchierata amichevole-minatoria sul fatto che settimana (o quello che sia) prossima tocca a loro.
Ma non sono per niente sicuro dei risultati.
C'è da dire che fare ste pulizia dà una certa soddisfazione, un certo rilassamento. Ma è pur sempre una gran perdita di tempo.

Ugly dead.

(Mortacci).

venerdì, settembre 22

Impressioni di settembre (e discorso sui blog)

Ladies and gentlemen:

la stagione procede più che liscia, il tasso alcolico è sempre bello alto, il sonno poco, la reputazione di casanova sempre più consolidata (...). Qualche vago cambiamento (miglioramento?) c'è: ieri non ci sono state feste (forse è stato il primo giorno senza), ho studiato la bellezza di quattro pagine (è più il tempo che perdo sul vocabolario che quello che leggo il libro, non che sia proprio necessario perché alla fine il senso si capisce lo stesso, ma l'obiettivo è di cercare di ricordarsele, le parole nuove. Però mi pare di stare migliorando. So persino che il tuorlo dell'uovo si chiama yolk. Utile no?). Poi: ieri abbiamo preparato pasta e salsicce con giovanni e james, mezzo chilo della prima e otto delle seconde. Con abbondante cipolla. In tre. Era pranzo (vabbè che erano le 4 del pomeriggio), ma in ieri non ho più magiato NIENTE altro. E considerate che di solito se c'ho un pranzo di matrimonio la sera ceno. Evvabbé. Dormo sempre peggio, non capisco se per luce, musica, caldo o perché il mio letto è scomodo e mi devo comprare un cuscino un po' meglio di questo che è 20x20 cm. Scegliete voi. Ok fine degli aggiornamenti.

Adesso c'hoproprio voglia di prendere un sano unico topic e come coscia di pollo magnarmelo fino all'osso, come ai bei tempi: e dato che il meta-post non poteva mancare, parlerò dei blog, avendo cura prima di tutto di sparare un po' a zero.



Uno: i titoli stupidi tipo "semplicemente io" o "me stesso/a" o "pensieri e parole". Minchia che minimalismo sofisticato. Almeno scrivete il nome, no? Tipo "il mondo di gigi lo stronzo" già mi ispira di più.

Due: i blog "viva la morte". Meno male che quelli li riconosci dalle croci presenti già nel nome o dalle immagini lugubri che campeggiano sullo sfondo ovviamente nero, che solo a vederle fai due cose in rapida successione: ti gratti (first of all), e cambi blog.

Tre: i blog delle ragazzine (di ragazzini maschi ne ho visti pochi). Qui c'è da fare una premessa: una che a 13-14 anni decide di aprire un blog è secondo me altamente da apprezzare, in quanto è un modo ottimo per esprimersi e magari per dire quello che ai suoi coetanei probabilmente non riesce a dire. Probabilmente sarebbe piaciuto pure a me, ai tempi, averne la chance (anche se non voglio pensare a come sarebbe rileggerlo ora...). Però: il però è costituito dal fatto che metà (metà?) del blog è coperto da immagini animate o inanimate, foto, cagate varie tali che non ci si capisce una mazza. A ciò si aggiunge naturalmente l'uso improprio ed eccessivo di colori, caratteri strani, smiley dal significato a dir poco dubbio (dai non sono io che sono vecchio, non dite così) riprodotti a grandezza naturale (intendo di una faccia umana) eccetera eccetera. Praticamente una selva; i contenuti però certe volte sono se non interessanti almeno piacevoli da seguire (ditemi che non è ganzo leggere il resoconto di un primo giorno di liceo!)

Quattro: mi fanno ridere i blog (se qualche mio amico/a si riconosce in questo sappia che non è riferito a lui/lei ma magari lo può prendere comunque come uno spunto di riflessione) in cui impera la figura di un Lui o una Lei (con l'iniziale maiuscola, of course) che il nostro eroe o eroina ama alla follia e non riesce a dimenticare e per quanto proclami costantemente il fatto che è uno stronzo e/o che l'ha dimenticato il fatto che ne parli così costantemente secondo me rivela che le cose non stanno esattamente così.

Cinque: non leggo blog di uomini. Non so perché, ma non mi appassionano.

Sei: avere più blog. Personalmente, non credo che ce la farei. E comunque non ne sento il bisogno, così come non sento il bisogno di un blog di cui i miei amici non siano a conoscenza. Ma è una buona idea per quando andrò in pensione (esisteranno ancora i blog? E internet? E il pianeta?). E comunque, non malgiudico in alcun modo chi lo fa.

Sette: la "comunità" blogettara. Se ci stai un po' dentro te ne senti proprio parte, ed è bello, perché trovi tutte storie di piccole e grandi sfighe e fortune che ti avvicinano per qualche istante, con un vago sorriso o un'ipotetica lacrima a un altro, un'altra, che chi sa dov'è, chi sa chi è e magari se lo conosco lo odio, però almeno per quel momento siete vicini. Alle due di notte, andare su splinder (volevo dire blogspot) e visitare blog a caso ti fa in qualche modo sentire parte di qualcosa di più grande, di un gruppo, e per quanto sia vasto ho sempre l'impressione che sia un gruppo intimo e raccolto, ed è bello.

Otto: i blog aggiornati quattro-cinque volte al giorno: ma come cavolo fanno? Vedi per esempio (ma è uno dei miei blog preferiti) laprofepuntoit su splinder (che tra l'altro ha una media di commenti spaventosa)

Nove: mi colpisce molto forte anche la quantita' di cose dolorose ed intime che si scrivono nei blog, la gente che parla di anoressia, c'e' chi e' depresso, chi si taglia, chi si fa di eroina, e tutti trovano forse qualche istante di consolazione o forse qualcosa di piu' nello scriverne su un blog.

Facciamo gli alternativi e fermiamo l'elenco a nove, va.
Anche perché stasera ho con dolore rinunciato ad andare in centro perché ho un sonno bestia, e non vorrei mandare a puttane il buon proposito di dormire perdendo tempo su internet (ce la farò?).

Bastardi, spero di riuscire ad essere più costante negli aggiornamenti. Per adesso un bacino e un calcio negli stinchi.

Sleep well.

mercoledì, settembre 13

...dunque gli sbirri si avvicinano e gli dicono...

Celebriamo il (quasi) primo mese di erasmus con un aneddoto.
Strepitoso, comunque.
Premettiamo che l'inglese di valerio è per così dire approssimativo, o meglio una letterale traduzione dall'italiano (o meglio: dal romano) di parole e soprattutto frasi tipiche (che naturalmente in inglese non hanno alcun senso, ad esempio: What does it enter? vuol dire Che c'entra?).
Premettiamo anche, doverosamente, che questa storia l'ho appresa da carlos e che valerio nega tutto. Comunque sia, cominciamo.

Serata classica.
Dopo le classiche n-birre, a carlos, valerio e sergio viene giustamente da pisciare.
Altrettanto giustamente, vanno a pisciare in un vicolo.

(il giorno dopo, valerio spiegava agli spettatori estasiati che "in italia è normalissimo", e noi a cercare di spiegare che non è che alle due di pomeriggio se uno sta a casa e gli scappa scende in mezzo alla strada e piscia, ma vabbè)

Nel mezzo dell'atto, sopraggiungono due sbirri in bicicletta.
Pisciare in strada, in olanda, non si fa.

(il giorno dopo valerio si accalorava "posso farmi le canne in faccia agli sbirri e NON POSSO PISCIARE PER STRADA?!", e forse un po' di ragione ce l'ha pure)

Dunque gli sbirri si avvicinano e gli dicono:
"Can we see your ID card please?"

E valerio:







"Can you speak english?"




Favoloso.
Si potrebbe anche tralasciare la parte successiva, in cui valerio, a differenza degli altri due, si accorge naturalmente di NON avere la carta d'identità e magistralmente consegna agli sbirri (mossa che tra l'altro si rivelerà azzeccata, comunque)
la ESN card,
quella dell'associazione studentesca di cui facciamo parte
(un po' come consegnare la tessera della fumetteria in italia).
Comunque gli sbirri fanno un paio di telefonate e la cosa si risolve.
Ma "Can you speak english", reale o immaginario che sia, resterà uno dei momenti più alti del semestre.

Ciao bastardi!

giovedì, settembre 7

Il mondo nuovo (analisi anatomica)

Notizia!
Il 5 settembre e' iniziata
negli States
LA QUARTA SERIE DI PENTACCHI!
Speriamo che ci mettano un po' a doppiarla in modo che me la posso vedere in italia. Bene bene.
Qui mi sto vagamente abituando ai ritmi di vita, nel senso che rimangono folli ma cervello stomaco e soprattutto fegato si stanno abituando.
Se volete avere un'idea di come sia una serata non dico tipica ma neanche tanto inusuale, vi metto qui questo simpatico link
http://stuwww.uvt.nl/esn/partypics.htm
dove ci sono un po' di foto di quello che succede
(tra cui anche foto compromettenti, chi le trova vince un soggiorno a tilburg)
e di cui (prima volta in questo blog) metto questo significativo esempio

(noooo...non ci riesco...vabbe' se avete tempo e voglia di farvi quattro risate cercate un po' nel sito e vedrete il vostro eroe vestito in varie maniere ridicole)

Dicevamo:

stomaco: ho trovato modo di mangiare piu' o meno italiano, un paco di pata costa un euro e venticinque ma sticazzi, direi.

fegato: come minchia e' possibile che in italia vado al london club e con la serata consiste di UNA birra, o al massimo due ma con due sono praticamente collassato, mentre qui (complici anche i prezzi dannatamente bassi) me ne bevo anche DODICI in una sera? Io suppongo, e anzi spero, che sia un tipo diverso di birra, piu' leggera eccetera, ma mica sono tanto sicuro. Dodici, cazzarola. Senza contare che talvolta vi si aggiunge qualcos'altro, tipo una vodka (che qui esiste solo liscia), un po' di sangria, un bicchierino di tequila, vino di scarsa fattura, per non parlare di quella sera che ho bevuto

l'alcool

inteso come spirito, gradazione alcolica del 95%.

Due bicchierini.

E non mi ha neanche fatto tanto male (forse perche' ero convinto che fosse vodka)

Tutto cio' forse indica una certa mia propensione all'adattabilita' fisica, oltre che psicologica. Mah. Ad ogni modo, spero non suoni troppo da alcolizzato, ma quando si va a ballare se non bevo non riesco a mettere due passi in fila, ma se bevo, signori, sono il re dei dancefloors di tutti i Paesi Bassi. Ho trovato la mia soglia ideale di etilismo, la quota che pare perfetta, e quando raggiungo quella la serata va da dio. Non ho mai esagerato, fino adesso, tipo da starci male. E, non so come, la mattina dopo sono sempre fresco come una rosa (piu' o meno).

muscoli: passiamo alla parte salutista: la mia usuale verve sportiva e' probabilmente cio' che mi consente di non finire nel baratro, dato che un giorno si' e uno no ho allenamenti di pallavolo o di calcio con le squadre dell'universita' (calcio a undici! quanto tempo, quanti ricordi, quante immagini dei freschi anni della mia giovinezza a scaldare panchine!)

polmoni: grazie a o signuruzzu, tutto ok. Faccio qualche tiro qua e la', ma niente di piu'

cervello: come un appartamento in fase di trasloco, il che e' alla fine quello che cercavo. Roba inscatolonata pronta per essere mandata affanculo e un sacco di spazio in piu'. Cambiano le idee, cambiano gli schemi. Comincio a perdere la pigrizia che in italia da un po' mi aveva colto riguardo alle serate. Ho sempre voglia di uscire, e di tirare tardi. Ottimo. Sempre in argomento cervello, ho iniziato a studiare qualcosa. Giurin giurello.

cuore, per cosi' dire: non sono tanto abile a parlare di queste cose ma ci provo lo stesso (d'altra parte ho avuto un buon maestro, ciao peter). A patto di volersi impegnare un po', donne pare che ce ne siano. Anyway, livello di coinvolgimento emotivo zero.

Ok, la pianto con l'anatomia che tra un po' mi metto a parlare pure dell'intestino retto e non mi sembra interessante (ma se vi interessa vi aggiorno pure su quello)

That's it, my dear bastards.

See you soon

Cheers