venerdì, aprile 28

Delirio # 1

E' il momento del delirio numero 1.

Casa mia, dopo cena, solo al tavolo sgombro, luce spenta. Ipoteticamente.

Piove stasera
il vino m'annega
nella gola dolce e nera
scorre e m'annega stasera
eh

maledetti


maledetti pensieri

Voglio. Esigo. Un interruttore nel cervello. Fino a venticinque euro se in buone condizioni, da spegnerci i pensieri.
Altrimenti, vino rosso.
Mi sta bene.

Vino mosso
mare rosso
mare moto
nel vino nuoto
nel vino un po' annego
lontano dalle onde
e naufragar m'è dolce, in ogni mare.
Mi piace naufragare,
mi lascio trasportare
senza branchie, cos'altro dovrei fare?
Scivola la testa sulla mano,
Sbavo sul tavolo, mentre m'addormento
con la camicia
e i miei sogni spenti
e il vino, che piano piano dal bicchiere si sparge sul tavolo, e per terra.




Domani, sarà un casino pulire.

Le amicizie finiscono

Scrivo ancora, che potendo andare su internet solo in facoltà devo carpediemmare quando ci sono. Allora, oggi vi tocca la breve riflessione sulle amicizie. Le amicizie finiscono. Per me è un fatto naturale, insomma, c'è l'entusiasmo iniziale, poi ci si conosce, lentamente arriva l'abitudine, e l'abitudine può piacere o non piacere. A questo punto, le amicizie possono finire. Nelle storie d'amore l'abitudine è molto più accettabile, forse perché ci sono in gioco sentimenti più forti e c'è inevitabilmente la paura di perdersi, ma nell'amicizia si accetta un po' meno, o almeno, io la accetto un po' meno. L'abitudine in amicizia mi piace poco, anche se ci sono belle eccezioni (le migliori, probabilmente). E allora, quando la parabola (che bella immagine, la parabola) comincia a discendere, tendo ad allontanarmi. E' sbagliato? Sono sicuro che é meglio questo delle coppie che stanno insieme perché intorno a loro si è fatto il vuoto o delle compagnie che escono insieme per inerzia...ma magari una soluzione che non sia allontanarsi esiste, ma non la vedo. Federica dice che ho poca memoria affettiva: bella definizione, mi piace molto. Insomma, raramente do a quello che perdo importanza tale da cercare di salvarlo. Bastardo? Bastardi!

L'ultimo esame!

(pare il titolo di un fumetto anni 70, di quelli che inevitabilmente finivano con il punto esclamativo)

Ebbene, oggi ho sostenuto il noiosisssssssimo esame di politica sociale, ultimo avamposto tra me e la laurea (3ennale), eccezion fatta per quella piccola formalità chiamata TESI. Comunque, è andata, pare sia andata bene, sono in quasi vacanza. Quando ero una giovane ed entusiasta matricola (2 anni fa) pensavo che il giorno della fine degli esami mi sarei sentito svuotato e demotivato e skazzato e invece - sorpresa sorpresa - sono proprio contento! Sistemi di welfare, politiche di sostegno del reddito e compagnia cantante possono andarsene per sempre e rapidamente dalla mia memoria...anche se finalmente (purtroppo) non ho più scuse per non dedicarmi alla tesi. Aiuto.
ma pensiamo alle cose belle della vita: i miei amichetti bazz e bissa mi avevano promesso una balla a base di spritz se li aiutavo a passare calcolo delle probabilità...e hanno preso 19 tutti e due! Evviva! Mercoledì mi venite a recuperare in piazza con la carriola, mi sa. Ciao bastardi!

venerdì, aprile 21

Scompensi

O lettori!
Dunque, è un momento strano. Rientro a padova due giorni fa, e scopro che mi manca un po' la vita ternana. Ma pensa te. Come può essere? Voglio dire, di solito i brevi weekend in famiglia (che oltretutto di solito capitano come minimo ogni tre settimane) li vedo più che altro come parentesi, necessarie d'accordo e in finale senz'altro piacevoli, ma niente più che parentesi. E invece stavolta stavo rischiando di abituarmi! No! E dato che sono un individuo esasperatamente razionalizzante (cerco di smettere, ma non è facile), sto cercando di spiegarmi sta cosa. Può essere perché
  • avevo sempre qualcosa da fare, più o meno, che non fosse solo studiare
  • (e comunque i ritmi erano lenti e tranquilli, e non tendenti allo skizzato come qui a pd)
  • ho fatto un bel viaggetto in solitario per andare a trovare i miei nonni a terracina, e farsi per la prima volta duecento chilometri in macchina da solo è un' esperienza mistica
  • sono stato a casa 10 giorni, molti più della media, che hanno dato invece che noia assuefazione (bastardi!)
  • e soprattutto, probabilmente, il fatto di aver (ri)trovato delle persone con cui ho voglia di uscire, non solo "tanto per" ma che proprio ci sto bene (anche se non è italiano, il concetto è quello)

E allora? E allora adesso ho sta sorta di scompensi emotivi, che so che in capo a qualche giorno passano ma la faccenda è significativa perché non si era mai presentata in questo modo e volevo rendervi partecipi, bastardi!

Ciao a tutti!

martedì, aprile 18

Cuscini che volano

Salve mondo, ieri è stata una pasquetta da pazzi e merita senza indugio un racconto.
Nel pomeriggio ho fatto la personcina colta e sono andato a spoleto con la mia amica giulia a vedere tale Rocca Albornoziana (residenza papale, se non ho capito male) sembravamo una coppietta in libera uscita di giorno di festa, anche se disgraziatamente non è così! Comunque ci ho guadagnato un uovo di pasqua.
Passo a casa e tempo trenta secondi sono già fuori (con mia madre che inveisce) e vado a beccarmi con giorgia (sto pure in ritardo) che ce ne andiamo a PALMETTA dove scopro esserci questa villa ex in rovina ora risistemata in modo ganzissimo grazie a alcuni ragazzi e ragazze insieme al comune: c'è un parco fuori con annesso falò vino rosso salsicce chitarra pizza di formaggio birra ragazzi e ragazze a me quasi tutti sconosciuti ma che

[parentesi polemica] mi hanno fatto sentire abbastanza a mio agio, mentre mediamente a terni l'elemento nuovo è visto come portatore di sventura e malattie e quindi viene sostanzialmente ignorato (che nervoso).

Insomma, questa è stata la prima parte, dopo ha attaccato a piovere e ci siamo trasferiti all'interno che è uno spettacolo! Al piano terra una stanza col pavimento di legno tipo teatro o danza; hanno attaccato musica tipo bandabardò e tutti a ballare cantare e amichevolmente combattere, poi: piano di sotto, ex cantine, ora bancone da bar e divanetti, giretto turistico, poi, al piano di sopra, il culmine della faccenda:

stanza imbottita sul pavimento e sulle pareti di CUSCINI, con altrettanti cuscini di diverse forme e dimensioni sparsi ovunque. Come resistere? E infatti non abbiamo resistito: ha avuto inizio una battaglia epica e selvaggia, parevamo ragazzini di sei anni nel pieno delle feste di compleanno più incontrollate. Ci ho rimesso una camicia, ma è stato eccezionale! Ancora di più se penso che tanti degli altri tipi non so neanche come si chiamassero! E tanti complimenti a loro che hanno creato questa roba praticamente autogestendosi!
Bella regà!

lunedì, aprile 17

Viva!

Ehm.
Sa. Sa. Prova. Uno due, uno due...si sente?
Ah-ehm.
Signorine, signorini, buonasera!
Dal più profondo centro italia (ma ancora per pochi giorni) nasce adesso, 16 aprile '06 nonché giorno di pasqua, il mio meraviglioso blooooooooog!
Parlerà di: ciò che faccio. Ciò che penso. Spero che sarò sufficientemente delirante da renderlo interessante. Voi direte: ma che me frega a me? E io dirò: ma mica lo faccio per voi, lo faccio per me, bastardi.
Dai che sono emozionato, la chiudo qui e vedo com'è il risultato!
Good pask (buona pasqua) a tutti voi!