giovedì, ottobre 5

LOST

(rileggendo, mi sa che sto post è venuto una schifezza. Ma sono tipo quattro giorni che aggiungo e tolgo roba, quindi mo ve lo beccate così com'è, e zitti, bastardi. La prossima volta cercherò di fare di meglio, ma non mi mettete ansia che poi vado in crisi creativa)

Niente a che fare con la serie tv (che pure mi piace assai), sorry, era il tipico titolo-civetta per attirare nuovi e vecchi bastardi a leggere.
Piuttosto, questo post è dedicato a tutte le persone che per qualche motivo spariscono dalla nostra vita e poi ritornano. Niente di macabro, niente di soprannaturale, eh. Semplicemente, il gioco di distanze e riavvicinamenti che guidano le dinamiche di amicizie e conoscenze di credo un po' tutti.

Succede.
Come già ho avuto modo di dire in un post precedente (e mi rendo conto che è anche passato un bel po' di tempo), le amicizie finiscono. A volte per un viaggio, per un evento, o semplicemente per un semivolontario e liquido perdersi di vista. Persone che scompaiono per anni, e anni, magari anche persone importanti, persone che ti mancavano, o a cui non hai più pensato fino a quando non le hai riviste, e lì hai scoperto che ti sono mancate. O anche persone entrate nella tua vita solo per due giorni, per un'ora, o amicizie d'infanzia. Ecco, il punto è: che ritornano. Finché non succede, sono un ricordo. Bello, brutto, significativo, inutile. Ma che comunque, inevitabilmente: scolora e scolora, fino a - no, questo accade raramente - di svanire, intendo. Ma quando - per esempio - entri in un irish pub e ci trovi chi non ti aspettavi - o trovi nella casella di posta un'email inattesa - ecco: in modo immediato, come quando ti sparano un flash dritto negli occhi, come una bomba carta nel cortile del cervello, questi ricordi ritornano persone, ritrovano tutto il loro colore, la loro energia, la loro carne, in un istante solo, magari dandoti anche una leggera vertigine, e ti scopri magari a sorridere, o a bocca aperta, e magari stavolta sono destinati a rimanere, o forse ri-scompariranno tra poco, e poi torneranno ancora, in un gioco di onde che i ricordi richiamano o nel silenzio definitivo di chi un ricordo rimarrà.

La transizione (spesso improvvisa) dallo status di "ricordo" allo status di "presenza fisica davanti a te, a portata di bacio o di pugno" copre milioni di chilometri (ipotetici) nell'arco di un istante. BANG. Tutte le potenzialità che erano ibernate si riaccendono con la scarica di fulmini che il Rivedersi sprigiona in un secondo nano. Avete presente quanto le due condizioni siano differenti, la prima, il Ricordo, con il suo carico di rimorsi sereni e felicità più o meno sporche o magari sofferenze inaudite ma finalmente superate o chissà cos'altro, ma comunque tutto intrappolato in una sorta di ambra, nel fumo, nel miele, nella prospettiva distorta che molto addolcisce (almeno, per me) e qualcosa rende amaro. La seconda, la Presenza, con il suo enorme e troppo leggero fardello di possibilità, tutto ciò che puoi o vuoi o non vuoi fare e che è lì, a portata di mano, e decidere tocca a te.

Ecco, la transizione da Ricordo a Presenza può disegnarti un sorriso completamente spontaneo, può spezzarti il respiro per un momento, può solàrti un battito dal cuore, può farti correre incontro a Lei, a Lui, che finalmente è tornaro o può farti scappare via, o solo metterti dietro un angolo, nascosto, a osservarlo.
Ecco: un'altra proprietà del Ritorno è di evocare, farti ripensare a com'era un tempo la tua vita, richiamarti alla mente parole, e gesti, e giorni dimenticati, in quella che può essere una simpatica rimpatriata delle rimembranze o una vera e propria feroce malinconia.
Avvenendo inaspettatamente (ma a volte anche se si ha il tempo di "prepararsi" all'evento), questi Ritorni possono essere bastardi, per esempio se

rivedo una mia compagna delle elementari che non ho mai più rivisto da allora, e neanche ci parliamo ma magari da lontano ci scambiamo uno sguardo e forse ci riconosciamo o forse no, o magari semplicemente la vedo - che ne so - con un moroso, o qualcosa del genere, e allora senz'altro la commozione mi prenderà, per vedere come le vite sempre continuano, s'intrecciano, con me o senza di me, piccoli mondi dimenticati su cui per un momento una finestra si apre, e lascia intravedere qualche forma, un colore, un odore di un tempo scomparso.


(oppure: un "Aspettami", sussurrato mani nelle mani su una soglia notturna, su un binario affollato, prima di sparire per sei mesi, un anno, per sempre. Non lo sappiamo mai, prima del ritorno, quanto la lontananza durerà, e se finirà mai, mai, mai.)


("non voglio vederti mai più")
("hai saputo che...?")
("chissà che fine ha fatto")
("è una vita che non ci si vedeva!")
("ci conosciamo?")
("non me ne andrò più")
("devi raccontarmi tutto")
("ti ricordi...")
("domani riparto")

Spero sia stato un pensiero di tutti, almeno una volta:
"il giorno che la rivedo (che lo rivedo),
credo che almeno due o tre,
di battiti di cuore,
li perdo sicuro.
Se la rivedo, of course.
(Se lo rivedo, of course)"

Lontananze
Ricordi
Ritorni
Vicinanze (troppo vicine, sì, è possibile)
Potenze, e la potenza è ovunque, è troppa, troppe sono le possibilità (ah, Novecento)
Atti, come sempre pochi, e faticosi.

Stare qui certi giorni mi pare mi cambi completamente, e altri pare che mi lasci del tutto immutato.
Non ho francamente idea, di come sarò quando tornerò indietro.

Ciao bastardi

3 commenti:

Anonimo ha detto...

si che sarai diverso.Tornerai con un cumulo di persone-sensazioni-odori-parole nuove..una volta rielaborate sarai di-verso.
Tornerai con quella lucina negli occhi che scorgo in ogni amico che è stato lontano,all'estero e sappi che in quel momento in cui la vedrò ti odierò.
Non so perchè ma da un pò cerco di immaginarmi il momento esatto in cui la rivedrò,la tua faccia ternana..sarà istintivo abbracciarti e dio,quanto mi ci vedo a piagnucolare gioiosa sul tuo ombellico(non ci posso fare niente,a meno che non mi sollevi io arrivo lì.)e dirti _che bello che bello che bello che sei tornato.
Martina l'altro giorno mi dice_che strano..ero troppo abitutata ad avere lorenzo e jonny per casa_..e mi si stringe lo stomaco nel momento in cui lo dice..anche perchè non so che rispondere.
stammi bene bastardino

beckks ha detto...

(questo è solo per annaluce, voialtri bastardi potete anche farvi i fatti vostri una volta tanto):

mi è venuta un po' di nostalgia, a leggere queste parole
(cosa che in realtà quando penso al tepore tropicale di casa vostra
(climatico e affettivo, of course, e tepore tropicale affettivo penso sia una cosa mai sentita ma spero comprensibile)
e al mio posto di diritto (che SPERO BENE nessuno mi abbia sottratto) sul trespolo
mi viene comunque)
e mi manchi/mancate, qui sto da dio ma mi mancate, in un modo che non riesco a spiegare bene ma sincero.
E leggendo le tue parole a casa di questa mia amica ceca (senza i), mi stavo quasi [...].
Che bastarda.

Anonimo ha detto...

vorrei commentare,ma avrei troppo da dire rispetto a questo post..non mi bastano le parole e contemporaneamente sono troppe che non so quali scegliere..