giovedì, giugno 1

Delirio # 2

E' il momento del delirio #2; valgono solo i commenti formativi, non consolatori. Sono semplici constatazioni, non problemi.

La ricerca dell'estetica (in senso popolare) nella società contemporanea ha la precedenza su tutto, e declassa qualsiasi altro tipo di ricerca, interiore e sociale.
Grave? In realtà non saprei. Come sempre li invidio, sti ragazzini e sti coetanei (i quarantenni ispirano solo carità) che trovano se stessi in un paio di mutande (all'interno di esse, ma soprattutto nel paio in sè).
Merda.
Li disprezzo, e li invidio da morire.
Come chiunque ottenga senza sforzo ciò che gli importa.
(e qui qualcuno potrebbe trovare un sacco di risposte)
(stanotte comincio a tagliare i sorrisi in faccia alle persone, mi sa)
E oltretutto non riesco ad andare contromoda, non del tutto, almeno.
Merda doppia.

Inoltre:
Vorrei essere uno spetattore esterno (ed eterno), guardare dal cielo il passaggio delle epoche, delle generazioni, delle storie individuali che si pigliano, si lasciano, si intrecciano, si strappano, s'incendiano e scompaiono.
Sai che bello.
Vorrei esserne al di fuori, del tutto, sarebbe bellissimo, come una sorta di grande fratello universale, essere vicino a tutti, ascoltarli, guardarli, volendo parlargli (ma non necessariamente), consolarli. Ma: essendone distaccato. Penso che riuscirei, in questo modo, forse, a voler bene: di solito, il fatto che uno dei protagonisti sia io mi crea difficoltà in questo senso: faccio meno fatica ad affezionarmi a un personaggio di film, o di libro, o comunque esterno a me, che a una persona reale, questo intendo. Sarebbe da dio, starne fuori, bere vino e stare a guardare.

Inoltre:
mi sento preda di un mondo che ha regole che non ho deciso io, non riesco ad accettarle e ho troppe inibizioni per fregarmene e fare come mi pare, e sono sinceramente disinteressato a cercare di cambiarle. E quindi, come tutti, ogni tanto tiro fuori qualcosa di nuovo e molto più spesso cerco il compromesso, e continuamente mi sento insoddisfatto, e vorrei essere più omologato e più diverso,
e sempre
perseguire
lo stile.
LO STILE!

Inoltre:
Ricerco le persone che mi piacciono, in questo mare di merda fumante (frasi che sono residui di generazione X), con la consapevolezza (ingenua?)che sempre ne troverò. Almeno, fino ad adesso ne ho sempre trovate, e senza neanche troppa fatica. Quindi esistono, io ne ho bisogno, e le ringrazio di esserci. Ma faccio parte di una razza (almeno credo, che ce ne siano altri così) per cui la vita si consuma soprattutto dentro di sè, in battaglie e tregue strappate, marce forzate e riposi brevi, è fatica bestia, e le cose che contano sono sempre quelle in cui non riesci, e quelle in cui riesci e che magari qualcuno considera pure importanti, per te invece non contano un cazzo, in cui le discese dentro se stessi per portare fuori qualcosa o sono di una difficoltà bestiale, e spesso fanno mollare (sì: mollare), o sono anche troppo semplici, ma portano fuori cose che kristo era meglio se restavano dentro. Kristo.

Vorrei essere bello.
Come il sole.
Vorrei trovare sempre le parole.
Vorrei non farmi mancare mai il coraggio,
a che cazzo servirebbe tutto il resto?
Camminare con la testa alta, a farmi baciare dal sole.
Farmi baciare dal sole sulla bocca.
E con la lingua.


Vorrei
dire Non me ne frega un cazzo di quello che pensate
o anche essere proprio come mi volete,
mi adeguerei, credo, mi starebbe bene lo stesso, ma
lo
VOGLIO.
Lo voglio.


Voglio lo stile.
E' una cazzata, dire Ognuno ha il suo stile
La verità è che qualcuno ce l'ha, e qualcuno no
(e spero, ma non ci scommetto, che non sia un diritto di nascita)
Ma è faticoso, pensare allo stile, bisogna pensarci troppo, pensarci continuamente.
Ma lo voglio lo stesso.

(e voglio incontrare una donna forte, ma forte davvero, e viva, viva!, e possibilmente con gli occhi verdi, le mani bellissime e così coraggiosa da guardarla ed urlare al cielo, e che prenda la spada e combatta spalla a spalla con me, e poi mi guardi negli occhi e combatta contro di me, ma lasciate stare che questa è un'altra storia)


La mia vita è una fatica immonda, ma non me ne frega un cazzo non me ne lamenterò mai, sono solo constatazioni, questo sono io e non posso essere altro, e mi sta bene, essere nella mia maglia e nelle mie vene vuol dire lacrime, e croste di terra addosso, e occhiate nell'abisso, e mediocrità, e invidia, incapacità di sentirsi all'altezza quando lo vorrei, prevedibilità, apatia, ma io ho sempre
sempre
sempre
SEMPRE!
CE L'HO SEMPRE STRONZI!
VOGLIA DI TROVARE QUALCOSA DI MEGLIO!
Qualcosa di meglio, dentro di me!
Kazzo!



Non mi piaccio
Non importa.
Scaverò più a fondo.



Mai smettere di spalare merda e vedere cosa c'è sotto, mai smettere di cercare di migliorarsi. MAI. E' tutto ciò che ci tiene in vita, a me e agli stronzi come me, la ragione di vita per cui arrivano le sere che ti senti una merda e le sere che ti senti dio perché qualcosa di buono, di nuovo, di bello l'hai trovato, in fondo a quel pozzo di merda, quando ce l'hai fatta a migliorarti, kazzo. O anche: quando ti riesce di commuoverti, di fronte a una cosa qualsiasi, e ringrazi dio, e te stesso, e mamma e papà che sei capace di farlo.

Credetemi: trovare una lamina d'argento in fondo a un pozzo che trabocca fango, beh, questo è del tutto, del tutto, sufficiente per essere
(stra)
fieri
di essere in piedi su questo pianeta.
E fa venire voglia di riprendere subito in mano alla pala, e continuare la ricerca.


Per sempre.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Dopo la lettura del tuo post mi hai fatto venire in mente questa frase di Petrarca:"...nel campo dei miei pensieri s'intreccia una battaglia ancor oggi durissima e incerta per il possesso di quel doppio uomo che è in me..."

Anonimo ha detto...

Ah, e poi ce n'è un'altra: " amo, ma ciò che amerei non amare, ciò che vorrei odiare; amo tuttavia, ma contro voglia, nella costrizione, nel pianto, nella sofferenza. In me faccio triste esperienza di quel verso di un famosissimo poeta:'ti odierò, se posso; se no, t'amerò contro voglia'"

Anonimo ha detto...

A.P.T.I.(a puro titolo informativo):
Lo ammetto ho salvato la tua foto col copricapo da Maraja!Ma per un nobile scopo: quando tornerai vittorioso con la tua laurea in mano..ti accoglieranno i tuoi amici della conca e buona parte della "terni bene"con quella foto stampata sulle magliette..alla"amici di maria de filippi" stile..quindi metticela tutta perchè poi la gloria sarà tutta la tua..tu vivrai per sempre e il tuo nome sarà per sempre ricordato..!!!!!!!!!..fame..nanana na na na..nananananana nà nàà..

Anonimo ha detto...

mi sa che il problema è quando la lamina d'argento non la trovi_ come nel mio personalissimo caso...poi ti passa la voglia di spalare...
Bello questo post..ogni tanto capita che mi fai PENSARE.Davvero.
Cmq ti auguro buona fortuna per la ricerca della tua Giovanna D'Arco...

beckks ha detto...

Monica: grazie, la citazione ha colto nel segno (per inciso, petrarca mi piace assai)

Sa: sarebbe il momento più esilarante della mia vita, credo... :)

Annalu: a te ti rispondo con un post intero appena ho un momento

Anonimo ha detto...

COSA?no,non ho letto bene..ma quale post intero..te-lo-proibisco-non-lo-fare...potresti seriamente di alimentare il mio egocentrismo o la mia celebre inclinazione per la paranoia..tutto a tuo rishio e pericolo..
Piuttosto..parliamo della tua imminente laurea,dei tuoi progetti per l'estate,del futuro(e spero non prolungato)soggiorno olandese,della donna-tipo-Joanne D'Arque(che m'incuriosisce)e DEL TUO SPETTACOLO...hai l'imbarazzo della scelta..Pensaci,bastardo