venerdì, luglio 28

Rospi (la Volontà)

Ahia.
Mi sta cominciando a sorgere un dubbio: continuare a scrivere ciò che effettivamente ho in mente o trovare qualche argomento diciamo almeno attraente per chi volesse leggere? Mi rendo conto che: 1 parlo sempre delle stesse cose 2 parto senza avere in testa dove voglio arrivare. Quindi?
...
Ma che ci avete creduto? Ma scherziamo? Come sempre, parlerò delle stesse cose e senza sapere dove voglio arrivare! ...ma guarda un po' se uno non è libero di fare quello che gli pare, su un blog. Bastardi.
Dunque, rospi. No, non voi, Rospi è il tema del giorno, anzi, il piatto del giorno (oggi mi sono svegliato simpatico). Però, a guardarvi più da vicino, un po' rospetti siete...ok, ricominciamo.
Dunque, rospi, rospi.
In senso figurato, naturalmente. Allora, nei momenti in cui uno si sente inadeguato per qualcosa, qualsiasi cosa, quando si sente rospo (che racchiude in sè bruttezza e anche una certa stupidità, quindi mi pare ampio come simbolo, e comunque sono in fase quintorigo, quindi vi beccate il rospo) viene invitato a pensare a "chi sta peggio di lui". Questo in teoria dovrebbe avere potere confortante. Pensare a chi è meno intelligente, meno socievole, più sfigato, meno intraprendente, meno capace in quella cosa a cui tu tieni tanto, vestito peggio, più povero, più brutto, più malato. E l'idea è che tu ti fai questa ipotetica classifica mondiale delle persone e scopri che proprio ultimo non sei, magari non sei nella parte alta della classifica ma anche tu hai la tua dignità, come brillantezza, come fascino, come accattivanza sociale (ma si dice accattivanza?). Oh che bello.
A me, invece, questa storia mi fa incazzare. Per strani meccanismi se mi metto a pensare a questi altri ipotetici rospi più rospi di me, mi viene solo da arrabbiarmi perché evidentemente in quel momento non sto facendo abbastanza per emergere (nella Volontà io Credo), e pensando a questa ipotetica corte dei miracoli di "peggio messi di me" finisce che mi sento parte di loro, mentre io voglio emergere. E se non lo faccio, ritengo che sia questione di pigrizia, ovvero che dipenda quasi totalmente da me e solo in minima parte da cose che non posso controllare o accettare, e quindi, come armonica conclusione della faccenda, mi incazzo (nella Volontà io Credo, e in questo leggersi tutti quei johnatan steele non credo abbia aiutato).
A tale proposito, si potrebbe parlare della famosa serenità di Accettare Ciò Che Non Si Può Cambiare, filosofia sulla quale io nutro più dubbi che sull'inesistenza di dio. (e qui forse ri-c'entra il discorso sul controllo che facevo qualche (un?) post fa).
E sempre a tale proposito, mi inkavolo ulteriormente perché spesso non so crearmi le occasioni che vorrei, quando si presentano a volte non so sfruttarle (ma qui vado già meglio), e per finire di tutto ciò sono cosciente, ma mi riesce molto difficle cambiarmi (ma ancora più difficile accettarmi!).
Come fareeeeeemo? Morireeeeeemo...
(chi indovina la citazione? E' un cartone animato...)
Ah bastardi,
tanto per concludere:
sia chiaro che
non è per questo,
naturalmente,
che smetterò di scavare.
Su le maniche!

A presto, rane e rospi

3 commenti:

Anonimo ha detto...

la citazione é dell'era galciale??cosa si vince???UN altro bacino no eh...a meno che..se te lo diamo noi fanciulle tu non ti trasformi in principe!ahhhhhhhh..un principe......OKokook,la pianto con la cazzate..

Anonimo ha detto...

opsss,volevo scrivere "glaciale"..

beckks ha detto...

Brava annaluce...il premio e' di 500 euro ma da ritirare entro ottobre e non credo sara' possibile... :)