lunedì, giugno 19

Se matrix

Matrix è secondo me un film, come dire, interessante. Al di là della inevitabile commercializzazione (in quello che voglio dire i sequel(s) non c'entrano) spettacolarità (comunque apprezzata), e del livello "superficiale" di trama (anche questo molto ben costruito, e originale), quello che mi ha preso di più della faccenda è stato il livello un pochetto più sotterraneo, riconducibile in finale alla scelta "verità e (rischio di) sofferenza contro rifiuto di essa per vivere in una rassicurante e morbida illusione". Per dirla con un linguaggio démodé: il tema è a me molto caro.

Però:

Se matrix lo avessi sceneggiato io, lo avrei impostato in modo un po' diverso. Avete presente il tipo inutile e sostanzialmente liquidato come vigliacco che tradisce neo e amici pur di tornare nella matrice perché lui nel mondo "reale" proprio non ce la faceva a starci? Ecco: quell'omino lì ha un ruolo appunto marginale, serve per far procedere la trama principale e induce anche qualche riflessione, ma secondo me ha molta più importanza di quella che gli viene data dai fratelli Wachowski. Per me il film poteva essere impostato proprio come la storia parallela di due tipi (magari mettendone uno un po' più attraente di quello di cui parlavo prima, accanto a mr. reeves), entrambi coscienti dell'esistenza del mondo reale, ma che alla fine sceglievano le due diverse soluzioni (reeves restare nel mondo reale e combattere per "svegliare" gli altri, l'altro tornare in matrix e godersi la fittizia vita ideale (magari senza mettere in mezzo il tradimento)) e mostrare le motivazioni di entrambi (senza far diventare il film una palla, naturalmente), non classificando come viltà un comportamento certamente non eroico, ma senz'altro estremamente umano.


Poi magari nel due e nel tre si poteva parlare dell'imperativo categorico e della morale kantiana in generale...

Ciao bastardowski

1 commento:

Stefano ha detto...

Di che si poteva parlare nei sequel???
comucche secondo me rientra nel filone di film "di scelta", scelta in quala realtà vivere. Tipo la leggenda del pianista sull'oceano, de truman sciò, vanilla scai, plesentvil (che non hai visto giusto?). In tutti questi in effetti matrix è l'unico che presenta due personaggi con idee diverse riguardo la scelta, ma soprattutto unco che SPOILER PER QUEI QUATTRO GATTI E TRE MUCCHE CHE NON HANNO VISTO MATRIX perde la vita per scegliere la strada... "non giusta". Non so se però cambierei troppo il film, alla fine lo spunto di riflessione è già chiaro e secondo me matrix è perfetto così...