venerdì, maggio 12

Che nervoso!

Mi sento uno stronzo giaguaro al primo giorno di zoo.
Mi sento al cesso del banale mentre mi scappa una pisciata da litro e dopo il tipo che c'è dentro tocca a me ma ci sta mettendo un'eternità sto stronzo, dietro di me la fila è pazzesca e in quel dannato preciso momento parte il pezzo che aspettavo da tutta la sera o forse da tutta la settimana e io sto lì con il cervello che salta frenetico da un piede all'altro come un bambino sotto acido e come se il cervello avesse i piedi, e vorrei, kazzo quanto lo vorrei, andare a ballare anche fino a sudarmi via l'anima, so che era questo il momento e il motivo per cui ero qui, per la liberazione del pezzo che aspetto da una settimana e ho riconosciuto dalla prima nota, ma questo stronzetto continua a non uscire dal bagno.
Mi sento come se mi fosse passato davanti il mio eroe di sempre e io fossi stato troppo lento a chiamarlo, e già lui è altrove, e io immediatamente realizzo.
Mi sento come quando (è molto meno poetico di quello che può sembrare) mi sveglio da un sogno di quelli tipo favola, che poi c'ho una specie di rimpianto tutto il giorno.
Mi sento come quando al liceo mi piaceva una e quando rientravo mia madre mi diceva "ha chiamato una ragazza, ma non ha detto chi era..."
Avverto fisicamente l'occasione che mi passa davanti, il tempo che scorre, il telefono che resta zitto, kazzo, maledetto stronzo. Con annesse pare del tipo Non è che ho sbagliato a mandare il messaggio, e del tipo Perché non mi risponde se mi ha detto che.

AAAAaaaaaagghhhh...
non è che ci stia male ma...
che nervoso!!

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