venerdì, luglio 14

Lungimiranza!

Ciao bastardi.
Mi sono ricordato di un discorso fatto tempo fa con una persona che per questioni di privacy non nominiamo. Comunque il discorso aveva preso una piega ispirata e quindi ve lo racconto.
Concentrati? Via.
Il discorso prende il via da un esempio molto pratico e noto credo a tutti (ma estendibile): l'amica che viene da te tutta contenta dicendo Finalmente c'è stato qualcosa con il tipo che mi piace e parte tutta lanciata a farsi castelli in aria, mentre tu hai la consapevolezza praticamente assoluta che il tipo non si farà più vedere o se lo farà sarà solo per portare sofferenza alla povera disgraziata. Caso classiso, no? Qual è il comportamento che terreste voi? A me vengono in mente tre possibilità, che chiameremo:
  1. incoraggiamento (amicizia distorta, almeno rispetto ai miei parametri)
  2. onestà (amicizia secondo i miei parametri)
  3. lungimiranza (visione armonica dell'universo)
La prima e la terza portano a comportamenti analoghi ma partendo da principi completamente diversi, talmente diversi che non sono neanche opposti, e quindi è bene separarle.
Allora!
  1. dire alla tipa "ah che bello sì sì sicuramente adesso vi mettete insieme e nascerà una bella storia". L'idea sottostante è: in nome dell'amicizia sono contento di vederti felice quindi perché buttarti giù? Anzi: cerco di incoraggiare questo tuo stato di serenità ed emozione. In teoria, può non apparire sbagliato, ma in pratica, se le cose non andranno bene (come probabilmente sarà), avercela "fatta credere" (la nostra amica) più di quanto già non facesse servirà solo a farle avere un ritorno alla realtà più brusco ed eventualmente doloroso. Quindi per me questo modo di agire è sconsigliato (ma aspettate...)
  2. dire alla tipa "ok sono contento che tu ti sia divertita ma abbi la consapevolezza che probabilmente la vostra storia finisce qui". E' la visione opposta alla precedente: l'idea è di "prepararla" ad un eventuale delusione evitandole di fantasticare troppo. Controindicazione principale è il rischio di passare da guastafeste (o in casi limiti da invidioso o geloso); se però l'amicizia è di un certo valore questo rischio è minimo, e dunque questa seconda soluzione mi pare preferibile (ma aspettate...)
  3. e adesso la novità: pensate "nel vasto ordine delle cose, chi sono io per impedire a questa ragazza di fare ciò che crede? Starà male (il che tra l'altro l'aiuterà a crescere) e dopo il tempo necessario si riprenderà, senza che in definitiva sia successo nulla di così grave". Perché privare la nostra amica di un'esperienza, di emozioni (sia pur in parte dominante negative, ma non solo!), in nome di una protettività che nel lungo periodo (da qui: lungimiranza) si rivelerà forse sostanzialmente inutile? Quindi, non dico di incoraggiarla senza ritegno (soprattutto: valutare la specifica situazione), ma neanche di smontarla allo scopo di evitarle una delusione. Non è un riduttivo Fatevi i cazzi vostri, io lo interpreterei come un costruttivo Lasciate vivere. Naturalmente, esprimere la vostra idea in proposito potete, e forse dovete in quanto amici farlo; soltanto, badate a come lo fate.
A me sta cosa è risultata abbastanza nuova come idea, spero che neanche voi ci aveste già pensato così faccio bella figura.
Yo bastards

3 commenti:

Anonimo ha detto...

dunque,visto che la serata è saltata,scrivo il mio forseinutile ma molto sentito pensiero:il concetto del fatti-i-cazzi-tuoi..non lo so..io in parte lo condivido,in parte no,se si tratta di persone a cui tengo veramente.Piccolo esempio esplicativo:sono in macchina con amico/amica,se vedo che qsto/a accellera di più,sempre di più e davanti a lui/lei c'è un muro altissimo e ben spesso,che cazzo,apro la bocca e dico-senti,provare le brezza della velocità è bello ma qua va a finire che ti schianti e secondo me ti fai male.
Mi vengono in mente un paio di post,uno sui luoghi comuni e uno sulla sincerità.Tutto-quello-che-non-ti-uccide-ti-rafforza è una grande cazzata,chi ti dice che andare a schiantarsi contro un muro sia una sorta di esperienza formativa?prendersi le mazzate non è esattamente come fare un campo scout..
E poi con gli AMICI bisogna essere sempre sinceri,non vale essere onesti solo quando ci fa comodo e poi quando la situazione si fa un pò critica stare zitti,pensando che è-meglio-lasciar-vivere.Concludendo sono dell'opinione che sia meglio dire,ovviamente con tatto(tanto tatto)la verità.Sempre.
Forse non ho interepretato bene quello che hai detto,forse non mi sono spiegata tanto bene neanche io..diciamo che con le metafore non me la cavo tanto bene..

beckks ha detto...

Ciao annalù! Allora: anche io sono più per l'idea due che per l'idea tre, volevo solo esporla perché era per me una cosa nuova, non perché ci creda particolarmente...e sicuramente non credo che sia estendibile a tutte le situazioni! Diciamo che questo nuovo punto di vista potrebbe aiutarmi a ragionare in certe situazioni. Dopo di che, nessuno mette in dubbio che la Verità sia intoccabile e sacra, al di sopra di tutte le cose. Sempre.
(in realtà, in senso matematico, "quasi sempre", ovvero in tutto il piano tranne in un insieme di punti a misura nulla)

Anonimo ha detto...

ave,trionfatore laureato!!

eh?dai perchè devi parlare difficile?lo sai che io queste cose non le capisco...perdonami,sono nella fase di avvilimento post-bocciatura(la prima nella mia carriera universitaria,che scandalo di donna che sono).Cmq,non si può generalizzare,hai ragione..poi ognuno ha il suo pensiero e allargare i punti di vista non fa male a nessuno..soprattutto a me!tu Non smettere mai di farlo(di esprimere il tuo pensiero,intendo)
e
non smettere mai di sorridere
di sorridermi
boh,quest ultima cosa non c entra ma ci stava..
sciaooo