lunedì, maggio 8

Bilico!

(non contiene spoiler)
Io direi che miss barbato un post se lo merita tutto. Quindi vi tocca leggervelo. E zitti. Questa signorina (la migliore sceneggiatrice di dylan dog, forse anche meglio di sclavi) ha scritto un romanzo (per sua stessa definizione, un thriller) che, per quanto non abbia avuto dei picchi emotivi (tipo colpi di scena emozionanti) o uno stile particolare (volutamente poco partecipe, direi), è comunque decisamente strano.
Malato, psicotico, senza pietà, senza ragione, e invece implacabilmente razionale e perfetto. Infallibile, come si autodefinisce la sua protagonista. Si parte dal classico serial killer, e dalla detective, anche se questa è esteticamente e interiormente il contrario dei vari stereotipi del genere, sia quelli del tipo "bona e brillante", sia quelli del tipo "dura e skazzata". Lei è al di fuori delle categorie, risultando semplicemente distaccata, glaciale, certamente non bella né affascinante; più che altro, i colleghi li spaventa. A metà libro avviene (anche se gradualmente, e non di botto) il colpo di scena che immerge il lettore in un punto di vista assurdo e inaspettato, e ci a chiedere: ma da adesso in avanti, che cavolo ci racconterà miss barbato? E invece il romanzo prosegue con la coerenza di una (perdonate il triste luogo comune) lucida follia, o più propriamente di una folle razionalità, un viaggio turistico in menti abominevoli e al tempo stesso narrate con tale vicinanza (ma mai indulgenza) da farcele risultare normali, quotidiane, semplici. E, lo sottolineo ancora, senza la minima indulgenza, pietà, ma neanche condanna, giudizio. L'autrice, semplicemente, spiega la storia, ce la racconta, nulla più. E ci affascina in modo morboso, ci porta a simpatizzare con quelli che un altro scrittore avrebbe bollato come "mostri", ci mostra scena bastarde e crudeli e scene umane in alcuni casi anche dolci, come se un mondo che pare uscito dalle suggestioni di uno schizofrenico nei suoi giorni peggiori fosse invece nient'altro che normale.
Solo per l'originalità, è da leggere. E poi, ha dei personaggi a cui è facile affezionarsi (sia i buoni che i cattivi, sia i geniali che i mediocri, come se questi concetti avessero senso in un libro come questo), ed è pure una bella storia.
Chapeau!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

molto bella la tua recensione del libro!

beckks ha detto...

graz :)